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Il fondo QuattroR pronto all’ingresso nei ristoranti targati Old Wild West

IL SOLE 24 ORE – 09.01.2025

L’operatore presieduto da Valeri inietterà risorse in aumento di capitale. Bc Partners resterà in maggioranza: l’azienda punta a nuove aperture.


Riassetto in vista per il gruppo Cigierre-Compagnia generale ristorazione, l’azienda di Udine controllata dal fondo Bc Partners, proprietaria di note insegne della ristorazione, Old Wild West su tutte, ma anche Wiener Haus, Shi’s, America Graffiti, Smashie e Pizzikotto.

Secondo indiscrezioni, il fondo QuattroR, operatore presieduto da Flavio Valeri e guidato da Francesco Conte, sarebbe pronto all’ingresso con una quota di minoranza, probabilmente attorno al 20 per cento, in aumento di capitale. I capitali saranno utilizzati per lo sviluppo e le nuove aperture. L’operazione, all’interno del quale Bc resterà in maggioranza, avverrà all’interno di un complessivo rifinanziamento del debito del gruppo Cigierre, con una rinegoziazione del debito complessivo e un riscadenziamento dei termini previsti nel 2025.

Bc Partners è azionista di Cigierre dal 2015, da quasi una decina di anni. Al momento dell’ingresso l’operazione era stata finanziata con un pacchetto di 150 milioni di debito da UniCredit, Société Générale, Credit Agricole, Banca Popolare di Milano e Rabobank. In questo periodo di tempo il gruppo finanziario britannico ha accelerato sulla crescita dell’azienda, anche per linee esterne, malgrado le difficoltà congiunturali e le chiusure forzate negli anni del Covid.

Proprio Bc Partners ha avviato in due diverse occasioni una procedura di vendita dell’azienda friulana. Nel 2018 la procedura era stata fermata a causa, fra le altre cose, della paventata chiusura dei centri commerciali la domenica, voluta dall’allora ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio. Tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020 era stato avviato invece un altro processo, che aveva raccolto le manifestazioni d’interesse di fondi, come Permira, Carlyle e Onex. Ma, in quella occasione, era stato lo scoppio della pandemia a bloccare ogni possibile riassetto azionario.

Dopo il forte rallentamento causato dal Covid, la società fondata dall’amministratore delegato Marco Di Giusto ha ripreso a correre. Ha chiuso il 2023 sfiorando i 550 milioni di euro di ricavi di gruppo, in crescita del 9% sul 2022, con un Ebitda di 62 milioni, pari al 18% del fatturato, in crescita rispetto ai 53 milioni dell’anno precedente. In questi anni è stata avviata anche la riorganizzazione del portafoglio dei marchi, con la cessione dei ristoranti Temakinho, pioniere italiano nell’offerta di sushi, cucina di carne e bevande giapponesi-brasiliane, al fondo tedesco Mutares.